La filosofia
L'importanza del gioco e del contatto con la natura
"Respingo l’idea che la scuola debba insegnare direttamente quelle conoscenze specializzate che si dovranno usare poi nella vita. Le esigenze della vita sono troppo molteplici perché appaia possibile un tale insegnamento specializzato nella scuola. La scuola dovrebbe sempre avere come suo fine che i giovani ne escano con personalità armoniose, non ridotti a specialisti. Lo sviluppo dell’attitudine a pensare e giudicare indipendentemente dovrebbe essere sempre al primo posto."
Albert Einstein
Questa affermazione condivisa vuole essere la base da cui parte la filosofia che caratterizza “La casa di Elisa”, questo “spazio di agio” che permette a bambini, giovani e adulti di concretizzare in piena libertà ciò che sentono appagante per la propria serenità e realizzazione.
Gioco, musica, lavoro manuale, danza, divertimento, approfondimento culturale, linguistico e centro di aggregazione per ritrovare la calma emotiva, un rapporto più distaccato con le turbolenze della vita e un vero senso di benessere, basta un giardino, un orto o semplicemente “una casa”.
Non controlliamo i nostri figli con manie di onnipresenza, di difesa da ogni pericolo, anche di sostanze che paiono a loro nocive che possano sporcarli o contaminarli (polvere, cartacce, terra, fango…): li faremmo diventare solo ansiosi e timorosi di tutti quegli ostacoli che nella vita dovranno inevitabilmente incontrare.
Elisa pensa che la sua idea non abbia nulla di rivoluzionario: ha avuto solo la capacità di mixare diversi pensieri pedagogici che nel tempo hanno saputo arricchire l’idea della crescita di una sana persona, aggiungendo il suo tocco personale. Anche se sembrerà strano l’accostamento, nella sua idea si trovano elementi del pensiero Montessoriano, come anche idee di libertà tipiche dell’approccio Steineriano, rivalorizzando il passato, la semplicità del gioco libero e la spontanea aggregazione.
Elisa crede fermamente che per diventare adulti creativi, intraprendenti e imparare ad affrontare la vita con coraggio e autonomia sia necessario sperimentarsi a livello fisico e con il contatto della natura: il gioco rigidamente organizzato e lo sport altamente competitivo non danno modo al bambino di esprimere le personali capacità sbagliando senza timore e riprovando senza il vigile controllo dell’adulto, solo con la personale osservazione volta alla conquista di un obiettivo.
In un mondo immerso da videogiochi, Elisa vuole accostare un’educazione creativa più semplice, più sana e più serena.